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Le reti sociali e le strategie di rete costituiscono quadri concettuali e operativi sempre più utilizzati nella definizione delle policies in ambito sociale e sanitario; questa attenzione è più il frutto della ricerca di alternative possibili alla crisi e alla frammentazione dei sistemi di welfare che non di una riflessione su un progetto sociale che preveda la partecipazione della gente e delle comunità territoriali verso la realizzazione di livelli più elevati di coesione sociale. Le strategie di rete non conducono automaticamente ad un maggior livello di benessere sociale, di eguaglianza e di democrazia: tuttavia, se adeguatamente comprese ed "orientate", esse possono costituire uno strumento di emancipazione, di inclusione e di sostegno alle persone ed ai gruppi sottoposti ai processi di precarizzazione e impoverimento. Ma, perché ciò accada, è necessario conoscere le reti sociali, i loro meccanismi di funzionamento strutturale, il modo in cui agiscono come mediatori causali di produzione di disagio o, al contrario, di benessere. L'obiettivo di questo volume è quello di mettere a tema il rapporto tra le teorie di rete, in particolare la social network analysis, e il lavoro di rete svolto all'interno dei servizi sociali, evidenziandone la stretta connessione e le possibili ricadute sull'attività degli operatori sociali, specialmente nella fase conoscitiva e valutativa.